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    Screening cognitivo telefonico: Telephone Interview for Cognitive Status

    Nell’ambito della telemedicina clinica e sperimentale, lo screening del funzionamento cognitivo telefonico ha storicamente rappresentato un’efficace alternativa laddove non fosse praticabile una valutazione de visu, abbattendo le barriere geografiche, logistiche, sociodemografiche ed economiche.

    L’agilità del medium telefonico permette di fornire esami di primo livello dell’efficienza cognitiva anche a:

    • popolazioni rurali, meno abbienti e/o con scarsa alfabetizzazione digitale,
    • pazienti che faticano ad accedere ai servizi sanitari in presenza per disabilità motorie o scarsa capillarità geografica dei centri clinici.

    Lo screening cognitivo telefonico facilita così il monitoraggio longitudinale e garantisce una maggiore continuità nell’assistenza alla persona.

    Allo stesso modo, in ambito sperimentale, i test di screening cognitivo facilitano l’implementazione di indagini epidemiologiche e di trial clinico-farmacologici in disturbi neurocognitivi, nonché di campagne di prevenzione su larga scala dell’invecchiamento patologico.

    Se poi ci soffermiamo sul momento presente, appare chiaro come la pandemia da Covid-19 abbia richiesto ai professionisti di adeguare le modalità consuete di assessment in presenza a favore di procedure da remoto che impieghino la tecnologia per continuare a svolgere con regolarità i propri servizi.

    Per quanto riguarda la valutazione del funzionamento cognitivo, il riconoscimento di sequele cognitive dell’infezione da SARS-CoV-2, cui si aggiungono i deficit cognitivi soggettivi e oggettivi esperiti e rilevati come conseguenza dell’isolamento sociale imposto dalla pandemia da Covid-19, ha ulteriormente messo in luce la necessità di disporre di strumenti standardizzati, statisticamente robusti e di agile impiego, per valutare il funzionamento cognitivo da remoto.

    Telephone Interview for Cognitive Status: lo standard internazionale per lo screening cognitivo da remoto

    Nel panorama degli strumenti di screening cognitivo da remoto, la Telephone Interview for Cognitive Status (TICS; Brandt et al., 1988) rappresenta un gold standard a livello internazionale in quanto a:

    • solidità in termini di proprietà psicometriche (validità e attendibilità) e diagnostiche (sensibilità, specificità e metriche derivate ; Aiello et al., 2021)),
    • utilizzabilità clinica e sperimentale in popolazioni di adulti e anziani cliniche e non (Ferrucci et al., 1998; Dal Forno et al., 2006).

    La facilità di somministrazione del test e la semplicità delle richieste sottoposte alla persona rendono lo strumento versatile e utilizzabile in diversi contesti, considerando anche che la somministrazione delle prove e lo scoring richiedono circa 10 minuti per essere completate.

    La TICS può essere certamente utile nella rilevazione di:

    • compromissione cognitiva lieve (mild cognitive impairment)
    • demenze.
    • Non basandosi su supporti fisici e visivi, può essere facilmente utilizzata per la valutazione di pazienti allettati e/o con deficit visivi.
    • Dal momento che non prevede prove di scrittura e di lettura, risulta infine somministrabile anche a soggetti analfabeti.

    I passati tentativi di adattamento e standardizzazione italiana della TICS (Ferrucci et al., 1998; Dal Forno et al., 2006), per quanto metodologicamente promettenti, non hanno acquisito tuttavia carattere di ufficialità e non hanno fornito dati psicometrici e normativi aggiornati. Proprio alla luce di queste premesse è nata l’esigenza di realizzare una nuova versione italiana standardizzata.

    TICS: la struttura del test per lo screening cognitivo telefonico

    L’intervistasi compone di 11 item ed è organizzata in 4 sottoscale (range del punteggio grezzo totale: 1-41) che valutano:

    • orientamento,
    • linguaggio,
    • memoria,
    • funzioni attentivo-esecutive.

    È poi prevista una prova opzionale di richiamo differito, che va a comporre una versione “plus” del test (TICS&RD) con un range del punteggio grezzo totale di 1-51.

    Materiali del test

    La TICS prevede il manuale di istruzioni e il protocollo di notazione linguisticamente e culturalmente adattato secondo rigorosi standard psicometrici.

    Nel manuale vengono presentati anche i dati

    • normativi raccolti in un campione rappresentativo di 371 adulti normotipici, di età compresa tra i 18 e i 90 anni;
    • di validità fattoriale e convergente;
    • di consistenza interna e attendibilità inter-rater e test-retest;
    • e le evidenze di utilizzabilità clinica in individui affetti da malattia di Alzheimer, disturbi extra-piramidali, vasculopatia cerebrale cronica e disturbo soggettivo di memoria.

    I materiali del test sono pensati per essere utilizzati dal professionista in maniera agile e funzionale, in particolare il protocollo di notazione che raccoglie al suo interno tutte le informazioni necessarie per la somministrazione e lo scoring del questionario.

    Il professionista non dovrà ricorrere a materiali alternativi sia prima che durante la somministrazione del test avendo a disposizione direttamente nel protocollo le istruzioni per la somministrazione, la codifica dei punteggi e lo scoring manuale.

    Quali dimensioni indaga la TICS?

    • Orientamento: valuta l’orientamento lungo l’asse personale, temporale e spaziale mediante la richiesta all’esaminato dei dati di recapito.
    • Linguaggio: valuta la componente lessico-semantica del linguaggio in modalità espressiva mediante un compito di denominazione su descrizione verbale; la componente fonologica del linguaggio espressivo tramite un compito di ripetizione di frasi fonologicamente complesse; gli aspetti morfo-sintattici e lessico-semantici del linguaggio ricettivo attraverso un compito di esecuzione su comando verbale.
    • Memoria: valuta la memoria a breve termine, utilizzando una prova di richiamo immediato di una lista di parole semanticamente non-relate tra loro, e la memoria semantica attraverso un compito di richiamo del nome di personaggi famosi.
    • Attenzione e Funzioni esecutive: valuta la memoria di lavoro e l’attenzione sostenuta mediante una prova di produzione di una serie automatica a ritroso e una prova di calcolo seriale; indaga la capacità di astrazione e l’accesso e ricerca nel magazzino semantico mediante una prova che richiede la produzione di un antonimo di una parola data.
    • Richiamo differito: valuta la memoria a lungo termine verbale tramite la richiesta all’esaminato di rievocare la lista di parole presentate.

    Standardizzazione e proprietà psicometriche

    L’adattamento italiano della TICS ha dimostrato una buona consistenza interna e una solida struttura fattoriale, che riflette il livello cognitivo globale. Risulta altresì possedere un’ottima affidabilità tra valutatori e nel test-retest effettuato a distanza di 30 giorni. Ciascuna sottoscala del questionario poi dimostra un’elevata validità convergente con il punteggio totale.

    I dati normativi della versione italiana sono stati computati attingendo al metodo dei Punteggi Equivalenti (PE; Aiello e Depaoli, 2021), che rappresenta l’approccio statistico più impiegato nel panorama neuropsicologico italiano in quanto facilita un giudizio clinico oggettivo, permettendo inoltre di confrontare le prestazioni alle diverse sottoscale della TICS sia nell’ambito della medesima somministrazione sia tra somministrazioni ripetute nel tempo.

    L’ampia diffusione del metodo dei Punteggi Equivalenti per la taratura della maggior parte dei test neuropsicologici italiani permette inoltre un diretto confronto tra questi ultimi e la TICS.


    Bibliografia:

    • Aiello E. N., Depaoli E. G. (2021), «Norms and standardizations in neuropsychology via equivalent scores: Software solutions and practical guides», Neurological Sciences, 1-6.
    • Aiello E. N., Esposito A., Giannone I., Diana L., Appollonio I., Bolognini N. (2021), «Telephone Interview for Cognitive Status (TICS): Italian adaptation, psychometrics and diagnostics», Neurological Sciences, 1-7.
    • Brandt J., Spencer M., Folstein M. (1988), «The Telephone Interview for Cognitive Status», Neuropsychiatry, Neuropsychology and Behavioural Neurology, 1, 111-117.
    • Dal Forno G., Chiovenda P., Bressi F., Ferreri F., Grossi E., Brandt J., Rossini P. M., Pasqualetti P. (2006), «Use of an Italian version of the Telephone Interview for Cognitive Status in Alzheimer’s disease», International Journal of Geriatric Psychiatry, 21, 126-133.
    • Ferrucci L., Del Lungo I., Guralnik J. M., Bandinelli S., Benvenuti E., Salani B., Lamponi M., Ubezio C., Benvenuti F., Baroni A. (1998), «Is the Telephone Interview for Cognitive Status a valid alternative in persons who cannot be evaluated by the Mini Mental State Examination?», Aging Clinical and Experimental Research, 10, 332-338.