Il bambino sa più di quello che riesce a dire
Diversi studi hanno mostrato che, nelle prime fasi di sviluppo del linguaggio, la comprensione anticipa e prepara la produzione verbale. Il bambino piccolo, di fatto, sembra conoscere più di quello che riesce a dire ed è in grado di capire enunciati composti da più parole anche quando si esprime con una parola alla volta, o ne utilizza soltanto un numero limitato.
Perché ciò accade? Secondo Golinkoff e Hirsh-Pasek (2001) questa priorità della comprensione sulla produzione verbale può essere ricondotta a diversi fattori.
In primo luogo, occorre considerare che il bambino, quando riceve un’informazione verbale, non ha bisogno di capire tutti gli elementi che compongono la frase, né di conoscere come si combinano correttamente tra loro, per farsi un’idea di cosa gli viene detto. Non solo, è verosimile che l’oggetto di un discorso sia in qualche modo connesso al contesto e ciò lo aiuta a comprendere l’informazione sulla base degli indizi presenti in quella determinata circostanza. Al contrario, per produrre una frase il bambino deve conoscere le parole che pronuncia, saperle combinare ed essere in grado di creare una corrispondenza tra contesto e linguaggio.
Inoltre, fin dalla nascita il bambino è naturalmente portato ad attribuire un significato alla realtà circostante e, in tal senso, riveste un ruolo fondamentale la relazione che instaura fin dai primi momenti di vita con chi si prende cura di lui. È nell’ambito di questa relazione che egli impara a comunicare, influenzando e sollecitando le reazioni degli adulti già prima di cominciare a parlare. Il bambino viene così stimolato all’apprendimento del linguaggio all’interno dell’interazione familiare, e alcuni studi scientifici hanno introdotto l’ipotesi del social gating secondo cui i bambini apprendono il linguaggio grazie all’interazione sociale con i caregiver (Kuhl, 2007).
L’importanza di valutare precocemente la comprensione verbale
Una valutazione attendibile di ciò che il bambino capisce della dimensione verbale che lo circonda, anche quando non parla o parla appena, è molto importante ai fini diagnostici e prognostici. Approfondire le strategie di comprensione attuate dal bambino e il suo livello di sviluppo permettono di identificare e adeguare il livello di complessità del linguaggio con cui rivolgersi a lui.
Sul piano clinico identificare eventuali difficoltà di comprensione rappresenta un importante campanello d’allarme, indicativo di un problema del neurosviluppo, che può interessare non solo l’apprendimento linguistico, ma anche lo sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale. Individuare il grado di comprensione verbale di un bambino piccolo con un ritardo nell’emergenza del linguaggio è significativo perché può contribuire a riconoscere quei segnali che consentono di fare previsioni sul corso dello sviluppo e di pianificare interventi educativi e riabilitativi.
A tal fine, è particolarmente rilevante che la valutazione venga condotta in maniera adeguata. Se infatti risulta alquanto semplice effettuarla quando il bambino parla, anche se con una pronuncia semplificata o imprecisa, non è altrettanto facile conoscere quanto realmente comprende di quello che gli viene detto. Una prova destinata alla prima infanzia dovrebbe allora privilegiare compiti di acting-out; valutare la comprensione verbale in situazioni di gioco; avere una certa flessibilità nelle modalità di somministrazione per bambini con difficoltà di attenzione, adattamento e ascolto.
Le prove di comprensione verbale nella prima infanzia
Le Prove di comprensione verbale nella prima infanzia (COVER) valutano la comprensione linguistica di bambini con età compresa fra 16 e 36 mesi. Destinate a bambini così piccoli, costituiscono un’assoluta novità nel panorama italiano.
Le prove si svolgono sotto forma di gioco e hanno una durata complessiva di circa 20-30 minuti (in caso di problematiche attentive ed esauribilità possono essere somministrate in due tempi). L’esaminatore si rivolge al bambino a cui chiede di eseguire azioni semplici utilizzando gli oggetti e i giocattoli familiari contenuti nel kit del test.
I compiti e le modalità di somministrazione delle prove sono pensati per rispondere ai bisogni e alle peculiarità dei bambini più piccoli, tenendo in considerazione non solo gli aspetti cognitivi e linguistici, ma anche i limiti che dipendono dall’attenzione selettiva e dalla memoria tipici della fascia di età di riferimento.
Per ottenere una valutazione attendibile ed efficace della comprensione verbale nei bambini piccoli è infatti molto importante verificare in maniera accurata le diverse componenti implicate nel processo di comprensione, dacché i fattori di ordine cognitivo, linguistico ed extralinguistico sono tra loro strettamente connessi, specialmente in età precoce.
A tal proposito, le COVER valutano il peso dei diversi fattori che intervengono nel processo di comprensione precoce e determinano un profilo funzionale di quanto e di come il bambino capisce, attraverso l’analisi delle strategie che impiega per decodificare il messaggio verbale. Inoltre, l’utilizzo di compiti che prevedono azioni con oggetti (acting-out) rende le prove più accessibili ai bambini piccoli e ne agevola l’utilizzo anche nel caso di ridotta cooperazione durante la somministrazione, consentendo di raccogliere anche informazioni circa la qualità dell’attenzione acustico-verbale, il grado di sollecitabilità e la disponibilità a svolgere prove strutturate.
Il kit delle COVER comprende:
- il manuale di istruzioni, che raccoglie tutte le informazioni di cui l’esaminatore ha bisogno per somministrare le prove e calcolare i punteggi, oltre al quadro teorico di riferimento e ai casi clinici;
- il protocollo di notazione (ogni kit contiene 20 protocolli), che guida l’esaminatore nella somministrazione e fornisce indicazioni sintetiche sulla presentazione e valutazione delle prove, l’elenco delle richieste da proporre al bambino, le tabelle per la registrazione e il riepilogo dei punteggi;
- gli oggetti e i giocattoli necessari per somministrare le prove.
All’interno della valigetta del test l‘esaminatore troverà tutto ciò di cui ha bisogno per condurre la valutazione e non dovrà dotarsi di alcun tipo di oggetto o materiale per effettuare la somministrazione, ma solo acquistare i nuovi protocolli cartacei quando avrà terminato quelli forniti nel kit.
Per tutte queste ragioni, le COVER costituiscono uno strumento di indagine prezioso e innovativo per valutare la capacità di comprensione precoce in una fase, o in una condizione clinica, in cui l’uso del linguaggio appare assai limitato. Possono essere somministrate a bambini in età prescolare che presentano disturbi globali del neurosviluppo (disturbo dello spettro dell’autismo, disturbi di regolazione, disabilità intellettiva) o deficit selettivi (parlatori tardivi, soggetti con problemi sensoriali), con una particolare compromissione dello sviluppo della comunicazione e del linguaggio. Utili sia per osservare il livello di comprensione raggiunto in molte condizioni patologiche, sia per valutare i prerequisiti dei processi di comprensione nella prima infanzia, possono essere utilizzate anche in fase di follow-up.
COVER: struttura delle prove
Le COVER includono 20 categorie di enunciati con diversa complessità semantico-strutturale (chiamati “prove”). Tali prove sono raggruppate in 4 parti per un totale di 58 richieste. La prima parte (Espressioni routinarie e familiari) è preliminare, mentre le restanti tre (Enunciati a un costituente, Enunciati a due costituenti, Enunciati a tre costituenti) sono ordinate secondo una progressione di difficoltà determinata da:
- lunghezza degli enunciati che possono essere a uno, due, tre costituenti;
- probabilità/improbabilità dell’azione richiesta;
- grado di decentramento dell’azione, ovvero se l’azione viene svolta o meno dal bambino.
Alcune prove prevedono la presenza di due situazioni alternative da proporre al bambino, che hanno un’analoga struttura frasale, ma utilizzano verbi d’azione e spesso oggetti differenti. Ciò consente di adattare ulteriormente le prove agli interessi del bambino, scegliendo per esempio gli oggetti a lui più familiari o il gioco a lui più vicino.
È POSSIBILE SCEGLIERE COME EFFETTUARE LO SCORING DELLE COVER
Lo scoring delle COVER può essere effettuato in due modalità: manuale e attraverso la piattaforma di testing online di Giunti Psychometrics.
- SCORING MANUALE: scegliendo questa modalità è possibile calcolare sia i punteggi grezzi sia i punteggi standardizzati facendo riferimento alle tabelle contenute nel manuale del test.
- SCORING ONLINE: scegliendo questa modalità è possibile trasferire i punteggi riportati sul protocollo di notazione nella piattaforma e ottenere un report digitale riassuntivo che contiene informazioni sui punteggi del bambino in relazione al campione normativo di riferimento per ogni scala e sottoscala. Lo scoring online non ha costi aggiuntivi ed è compreso nell’acquisto dei protocolli. Vai qui per saperne di più.
Bibliografia:
- Chilosi A. M., Pfanner L., Cipriani, P. (2018), COVER. Prove di comprensione verbale nella prima infanzia, Giunti Psychometrics, Firenze.
- Golinkoff R. M., Hirsh-Pasek K. (2001), Il bambino impara a parlare. L’acquisizione del linguaggio nei primi anni di vita, Raffaello Cortina Editore, Milano.
- Kuhl P. K. (2007), «Is speech learning “gated” by the social brain?», Developmental Science, 10 (1), 110-120.