Caro lettore,
In questi mesi, la letteratura scientifica e la cronaca ci hanno proposto più di una fotografia sull’impatto del nuovo coronavirus sulla salute della popolazione italiana e mondiale. E si fa un gran parlare sia degli effetti diretti della malattia che degli effetti indiretti.
Qualche dato. Disturbi del sonno, attacchi d’ansia e aumento dell’irritabilità sono i sintomi più frequenti di cui hanno sofferto i bambini e gli adolescenti nel nostro paese. I più anziani sono andati incontro a un decremento di alcune capacità cognitive, importanti per rispondere in modo efficace alle richieste quotidiane dell’ambiente, quali l’attenzione, l’orientamento temporale e le funzioni esecutive. Sul versante psicopatologico, depressione, disturbi d’ansia e del sonno, cambiamenti nell’appetito e nella libido sono sempre più motivo di richiesta di aiuto ai professionisti della salute mentale.
In questo numero, due contributi ci offrono una lettura su questo tema così attuale e dibattuto: un focus sulle iniziative cliniche e di ricerca per fronteggiare i bisogni di persone con disturbi cognitivi (e per le quali la telemedicina e l’assistenza a distanza si configurano come un aiuto efficace) e l’intervista a Stefania Tocchini, che descrive l’esperienza di ricerca e intervento in un ospedale toscano.
Presentiamo poi uno strumento, l’Esame Breve dello Stato Cognitivo che, grazie alla sua solidità, supera le criticità insite nei classici reattivi in uso a livello nazionale, indagando in modo rigoroso e standardizzato un’ampia gamma di domini cognitivi rappresentativa del funzionamento di stato generale di un soggetto.
Ancora, viene discusso un caso clinico con l’applicazione di SPAIDD-G, un’intervista per la diagnosi e la valutazione psicopatologica in persone con disabilità intellettiva e disturbo dello spettro dell’autismo.
Buona lettura!