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    Il funzionamento cognitivo con le British Ability Scales 3

    Le British Ability Scales 3 (BAS3) sono il risultato di più di 40 anni di ricerca, condotta presso l’Università di Manchester e, parallelamente, negli Stati Uniti. Nel Regno Unito, costituiscono uno strumento di riferimento fondamentale per la diagnosi dei disturbi del neurosviluppo dai 3 ai 18 anni. Ora disponibili anche nell’adattamento italiano, le BAS3 forniscono la possibilità di valutare il funzionamento cognitivo e il livello di abilità del bambino in un’ampia gamma di funzioni dominio-generali (linguaggio, ragionamento, abilità visuo-spaziale, memoria, velocità di elaborazione) e dominio-specifiche (lettura, scrittura, calcolo). L’utilizzo del modello psicometrico dell’Item Response Theory permette un’elevata flessibilità nella scelta degli item da somministrare, in funzione dell’abilità del bambino, per ottenere misure valide e attendibili anche per coloro che presentano caratteristiche atipiche, sia al di sotto sia al di sopra di quanto atteso per la loro età cronologica.

    BAS3: finalità e organizzazione

    A fronte di una richiesta di consultazione per l’individuazione di indici di rischio nelle traiettorie evolutive di bambini in età prescolare o per formulare ipotesi sulle cause di problemi di apprendimento in bambini e ragazzi in età scolare, è importante disporre di strumenti di valutazione che permettano di descrivere accuratamente il profilo delle abilità cognitive, tenendo conto di dati normativi di riferimento, ma anche delle specificità che caratterizzano il funzionamento del soggetto esaminato.

    Le British Ability Scales 3 (Elliott, Smith, 2011) sono una batteria di scale, applicabili da 3 anni a 17 anni e 11 mesi di età, che rispondono a tali esigenze. Questo strumento permette di valutare le abilità ampie del modello CHC (McGrew, 2009), che più influenzano i processi di apprendimento e che sono considerate centrali nella descrizione del funzionamento cognitivo:

    • Intelligenza cristallizzata (Gc)
    • Intelligenza fluida (Gf)
    • Elaborazione visuo-spaziale (Gv)
    • Memoria a breve termine (Gsm)
    • Immagazzinamento e recupero a lungo termine (Glr)
    • Velocità di elaborazione (Gs).

    Nelle BAS3, tali abilità sono valutate tramite le Scale cognitive, alle quali si aggiungono tre Scale degli apprendimenti scolastici.

    Le scale cognitive si distinguono in Scale di base e Scale diagnostiche.

    Le sei Scale di base, differenziate tra batteria per il livello prescolare (3,00-5,11) e batteria per il livello scolare (6,00-17,11), valutano le tre abilità ampie che risultano più saturate nel fattore g psicometrico, cioè l’Abilità Verbale (Gc), l’Abilità di Ragionamento non-verbale (Gf) e l’ Abilità Spaziale (Gv). A partire dai punteggi ottenuti in queste tre abilità ampie si ricava una stima dell’Abilità Cognitiva Generale (GCA), che rimanda al fattore g psicometrico.

    Le altre quattro abilità ampie del modello CHC sono valutate con Scale diagnostiche specifiche, che mostrano un legame più debole con il fattore g psicometrico e che, pertanto, non contribuiscono al calcolo dell’indice GCA.

    Modello di Rasch: dal calcolo del QI alla valutazione del funzionamento cognitivo

    Il modello psicometrico alla base dello strumento consente una notevole flessibilità nella scelta delle scale e nella selezione degli item da somministrare, in funzione degli scopi dell’assessment e delle caratteristiche del bambino esaminato.

    Colin D. Elliott scelse, infatti, di avvalersi dell’Item Response Theory (Lord, Novick, 1968), un approccio psicometrico che si è progressivamente affermato come alternativa alla Teoria classica dei test. In particolare, venne utilizzato il modello di Rasch (1960), che trova applicazione nella costruzione di scale unidimensionali, quindi omogenee per contenuto, i cui item siano scalabili lungo un continuum di difficoltà crescente.

    La scelta del modello di Rasch come teoria psicometrica di base è del tutto coerente con la necessità di creare una batteria di scale omogenee al loro interno, seppur sufficientemente differenziate da fornire un quadro variegato del funzionamento cognitivo, riducendo quindi l’enfasi sulla stima di un unico indice globale come il Quoziente Intellettivo (QI).

    Inoltre, potendo ricavare indici di abilità dell’individuo rispetto alla difficoltà degli item superati, indipendentemente dall’età cronologica, questo modello permette di ottenere indicazioni attendibili anche applicando prove “fuori livello” di età. In altri termini, lo strumento risulta sufficientemente sensibile nel cogliere livelli differenti di abilità anche in fasce di popolazione che si collocano nelle code della distribuzione normale, ovvero, in individui che presentano livelli di abilità significativamente più alti o più bassi di quanto atteso in ragione della loro età cronologica.

    Utilizzo delle BAS3 in base alle finalità di assessment

    Le BAS3 consentono una notevole flessibilità di utilizzo, in funzione delle finalità dell’assessment e delle caratteristiche dell’individuo esaminato.

    Ottenere un indice sintetico del livello di funzionamento cognitivo

    Se si desidera ottenere un indice sintetico del livello di funzionamento cognitivo, tramite la stima dell’indice composito di Abilità Cognitiva Generale (GCA), è necessario applicare tutte le sei Scale di base, riferite al livello (prescolare o scolare) adatto all’abilità del bambino. Tale indice composito si ricava dagli indici di cluster riferiti, rispettivamente, all’Abilità Verbale, all’Abilità di ragionamento non-verbale e all’Abilità spaziale.

    La batteria delle Scale di base del livello prescolare comprende le seguenti prove:

    • Abilità verbale: Comprensione e Denominazione
    • Abilità di ragionamento non-verbale: Matrici e Somiglianze tra figure
    • Abilità spaziale: Riproduzione di modelli e Copia di disegni

    La batteria delle Scale di base del livello scolare è costituita dalle seguenti scale:

    • Abilità verbale: Vocabolario e Somiglianze
    • Abilità di ragionamento non-verbale: Matrici e Ragionamento quantitativo
    • Abilità spaziale: Riproduzione di modelli e Riconoscimento di figure

    Nel caso in cui la competenza verbale del bambino non possa fornire un contributo attendibile alla stima dell’Abilità Cognitiva Generale per vari motivi (bilinguismo, disturbi del linguaggio, mutismo selettivo, disturbo dello spettro dell’autismo, inibizione), si può ugualmente ottenere un indice sintetico del livello di funzionamento cognitivo tramite l’Indice Composito Speciale Non-verbale (SNC), evitando di applicare le due scale che concorrono alla stima dell’Abilità verbale.

    Ottenere informazioni specifiche che possono impattare sui processi di apprendimento

    Se si desidera ottenere informazioni specifiche sulle altre abilità ampie incluse nel modello CHC, che hanno un notevole impatto sui processi di apprendimento, si possono utilizzare, oltre alle Scale di base, alcune o tutte le Scale diagnostiche, in relazione alle finalità dell’assessment. Tramite queste prove, si possono infatti esaminare i processi di memoria, la velocità di elaborazione e alcuni prerequisiti degli apprendimenti scolastici.

    La batteria delle Scale diagnostiche comprende le seguenti prove:

    • Processi mnestici: Memoria di cifre diretta e inversa (Gsm), Rievocazione di oggetti (Glr), Riconoscimento di immagini
    • Velocità di elaborazione (Gs)
    • Prerequisiti (fino a 7 anni): Primi concetti numerici e Abbinamento di pseudolettere.

    Si osservi, inoltre, che, diversamente da altri strumenti, le prove di memoria e di velocità di elaborazione non rientrano nella stima dell’indice di funzionamento cognitivo generale (GCA) e questo permette di ottenere una descrizione più attendibile del funzionamento di bambini con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) che, in base ai dati di ricerca, risultano particolarmente deficitari in queste due abilità, a fronte di un livello di funzionamento cognitivo generale in linea (o talvolta superiore) a quanto atteso per la loro età.

    Verificare la presenza di indici di rischio associati a Disturbi Specifici dell’Apprendimento

    Se si desidera verificare la presenza di indici di rischio associati a disturbi specifici dell’apprendimento, si possono applicare le Scale degli apprendimenti scolastici:

    • Abilità numerica
    • Dettato
    • Lettura (A e B)

    Queste scale possono essere utilizzate in attività di screening (come avviene nel Regno Unito), al fine di ricavare dati utili a confrontare la prestazione del bambino rispetto al livello di apprendimento atteso per l’età (punteggi equivalenti per età). Inoltre, i risultati ottenuti possono essere confrontati con il livello cognitivo generale GCA (o SNC) del bambino stesso, secondo il principio della discrepanza.

    Si può infatti confrontare il punteggio osservato in una scala degli apprendimenti con due valori diversi:

    • il punteggio composito generale osservato (GCA/SNC);
    • il punteggio nell’apprendimento atteso, in base al punteggio composito generale.

    In questo modo si può verificare se un bambino, pur avendo un buon profilo di funzionamento cognitivo, manifesta un livello più basso dell’atteso nell’abilità numerica, nella lettura o nel dettato. A partire da questa constatazione si può focalizzare l’assessment sulla verifica dell’ipotesi di disturbo specifico dell’apprendimento, utilizzando le batterie di test previsti dalle Linee Guida e delle Consensus Conference sui DSA.

    Funzionamento cognitivo e BAS3: in sintesi

    In sintesi, le BAS3 sono uno strumento flessibile e innovativo, che trova fondamento in un preciso sistema teorico di riferimento. Tra i punti di forza delle BAS3 si possono annoverare adattabilità ed equanimità. Infatti, ogni scala fornisce una misura valida e specifica; solo se si desidera ottenere il GCA/SNC è richiesta necessariamente la somministrazione delle 6 scale costitutive dell’indice composito.

    Vi è, inoltre, la possibilità di scegliere gli item con una difficoltà adeguata per ottenere una misura valida delle abilità del bambino, indipendentemente dall’età cronologica e questo permette di applicare lo strumento a bambini caratterizzati da elementi di eccezionalità (per esempio, disabilità intellettiva vs. plusdotazione), a bambini/ragazzi multilingue, a bambini con Disturbi Primari del Linguaggio (DPL) e con disabilità percettive e motorie.

    È poi particolarmente rilevante la ricchezza delle informazioni che si possono trarre dall’analisi dei punteggi delle BAS3: eventuali differenze tra le abilità cognitive misurate possono far emergere elementi di criticità e risorse su cui costruire progetti di intervento mirati; la possibilità di individuare, contestualmente all’assessment delle abilità cognitive, indici di rischio associati a disturbi specifici dell’apprendimento, permette di finalizzare meglio l’assessment con ulteriori strumenti.

    Infine, l’applicabilità dello strumento a una fascia di età particolarmente estesa offre la possibilità di cogliere le traiettorie evolutive nel corso del tempo, per svolgere un’attività di monitoraggio o per realizzare disegni di ricerca longitudinali.


    Bibliografia:

    • Elliott C. D., Smith P. (2011), BAS3. British Ability Scales, GL Assessment, London.
    • Lord F., Novick M. (1968), Statistical theories of mental tests, Addison-Wesley, Reading, MA.
    • McGrew K. S. (2009), «CHC theory and the human cognitive abilities project: Standing on the shoulders of the giants of psychometric intelligence research», Intelligence, 37, 1-10.
    • Rasch G. (1960), Probabilistic models for some intelligence and attainment tests, Danish Institute of Educational Research, Copenhagen. (Ripubblicato da University of Chicago Press, 1980).