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    Telepsicologia: le nuove sfide del testing psicologico

    La pandemia e l’applicazione delle misure di distanziamento sociale hanno cambiato il modo in cui lavorano e potranno lavorare in futuro gli operatori della salute mentale in favore della telepsicologia. La maggior parte di coloro che operano nel settore è dovuta migrare da una comunicazione frontale verso una comunicazione a distanza, affidandosi in gran parte alla tecnologia per continuare a mantenere il contatto con gli utenti. Tuttavia, il processo del testing, avvalendosi di strumenti psicometrici che prevedono procedure standardizzate di somministrazione e richiedono spesso il contatto diretto con l’utente, necessita di alcuni adattamenti e accorgimenti per mantenere la sua validità nel passaggio verso modalità “a distanza/da remoto” o “a distanza, ma in presenza”. Abbiamo dunque lavorato ad alcune linee guida finalizzate a delineare un modus operandi comune a chi fornisce servizi di valutazione, colloquio e/o riabilitazione nell’ambito della salute mentale.

    Cos’è la Telepsicologia?

    Il Committee on National Security Systems (2010) definisce la telepsicologia (ed è ragionevole pensare che ciò possa essere esteso e applicabile a tutta l’area della salute mentale) come la fornitura di servizi psicologici a distanza utilizzando tecnologie di telecomunicazione, le quali includono (ma non sono limitate a):

    • telefono
    • dispositivi mobili
    • videoconferenze
    • e-mail
    • chat
    • messaggi di testo
    • Internet (per esempio, siti web di auto-aiuto, blog e social media).

    Le informazioni trasmesse possono essere scritte oppure includere immagini, suoni o altre tipologie di dati. Inoltre, possono essere sincrone, come nel caso di più parti che comunicano in tempo reale (per esempio, videoconferenze, telefono), o asincrone, come nel caso di e-mail, blog e compilazioni di test autosomministrati.

    Le tecnologie possono ampliare i tradizionali servizi relativi alla salute mentale (per esempio, materiali psicoeducativi online, digital therapeutics psicologici/psichiatrici/neuropsichiatrici, monitoraggi h24, teleriabilitazioni complesse, gaming psicometrico, augmented reality) o essere utilizzate autonomamente come servizi di supporto/auto-aiuto. Uno dei vantaggi della telemental health è che cliente e professionista possono impegnarsi nella relazione terapeutica e/o valutativa senza essere nella stessa posizione fisica.

    Telepsicologia: quali competenze deve avere professionista?

    I professionisti che utilizzano o intendono utilizzare servizi di telemedicina, telepsicologia, teleriabilitazione dovrebbero essere sufficientemente competenti nell’uso della tecnologia per essere in grado di fornire servizi affidabili e adeguati a clienti e colleghi. Dovrebbero possedere competenze specifiche nell’impiego delle tecnologie di telecomunicazione applicate al proprio settore di competenza, oppure aggiornarsi attraverso una formazione specifica, o tramite la supervisione di persone più esperte.

    I professionisti, inoltre, dovrebbero sempre dotarsi di un supporto tecnologico che rispetti il diritto alla riservatezza del lavoro svolto e fornirlo a loro volta. Di fatto, lo spostamento dello spazio di lavoro online non modifica in alcun modo gli aspetti legati ai vincoli di natura deontologica e legale, pertanto restano fermi tutti gli adempimenti burocratici necessari allo svolgimento delle prestazioni professionali (come la compilazione del consenso informato, l’informativa sulla privacy, il registro dei trattamenti, l’assicurazione ecc.).

    Per tutti i professionisti è altresì fondamentale il continuo aggiornamento e fare costante riferimento alle linee guida definite dalle rispettive società scientifiche. Nello specifico, gli psicologi che offrono oggi prestazioni psicologiche online dovrebbero sempre essere aggiornati su quanto raccolto e indicato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP; cfr. Linee Guida; Gli psicologi sul Coronavirus).

    Come condurre una sessione di Telepsicologia?

    Per effettuare in maniera adeguata delle sessioni di telemedicina, telepsicologia, teleriabilitazione è importante disporre di uno spazio conforme e sicuro. Ci sono dunque degli aspetti riguardanti il setting che devono essere tenuti in considerazione:

    • Ridurre al minimo le distrazioni: è importante scegliere uno spazio per le sessioni che sia privato e privo di distrazioni e chiedere ai clienti/pazienti di svolgere la prestazione in un contesto congruo (per esempio, non a letto o in spazi aperti con passaggio di persone). Assicurarsi che nessun altro possa sentire la conversazione tra professionista e destinatario della prestazione e che nessuno si introduca nel setting virtuale durante la somministrazione.
    • Fare attenzione al livello di rumore: assicurarsi che non vi siano rumori che potrebbero distrarre il professionista o il cliente durante la sessione. Ciò include rumori dall’esterno, televisore, radio e altre conversazioni. È consigliabile l’utilizzo di cuffie e microfoni che riducano le interferenze ambientali.
    • Avere un’illuminazione adeguata: cercare di mantenere una fonte di luce costante durante la sessione e assicurarsi che il viso sia completamente illuminato e inquadrato.
    • Avere una connessione stabile: assicurarsi di avere una connessione stabile che non interrompa la sessione di psicoterapia online (teleassessment) e privilegiare il cavo (Ethernet) rispetto a una connessione senza fili. Chiudere tutte le applicazioni o gli strumenti attivi sul computer durante la somministrazione.
    • Limitare la presenza solo al destinatario della sessione (adulto/bambino): assicurarsi che le persone presenti nell’ambiente siano sempre solo ed esclusivamente i destinatari della prestazione.

    Principi e indicazioni sintetiche sulla telesomministrazione e il teleassessment

    Grazie alla tecnologia oggi è possibile somministrare test psicologici a distanza e Giunti Psychometrics, da diverso tempo, mette a disposizione dei professionisti la piattaforma digitale Giunti Testing, dove è già presente un ricco catalogo di test per l’autosomministrazione.

    Di questo catalogo di test, un numero importante può essere gestito completamente online (anche attraverso l’invio al cliente di un link con invito alla compilazione); altri strumenti invece, per loro natura, si prestano soltanto a una somministrazione in videoconferenza; altri ancora sono più difficilmente utilizzabili a distanza perché richiedono, per esempio, la manipolazione di oggetti o sono rivolti a bambini molto piccoli.

    Alcuni principi essenziali della Telepsicologia

    1. Non compromettere la sicurezza e il copyright del test: gli psicologi che intendono utilizzare procedure digitalizzate devono essere certi di non compromettere la sicurezza propria, degli utenti e dei test stessi. Pertanto, è necessario utilizzare a questo scopo soltanto piattaforme sicure e, se possibile, specifiche per la somministrazione.
    2. I test possono essere somministrati anche nel corso di un collegamento video in diretta tra professionista e cliente, con i seguenti limiti e condizioni:
      • è autorizzato l’utilizzo di software e strumenti di teleconferenza solo se adeguati alla telepsicologia, e che garantiscano sicurezza e riservatezza. Prima della somministrazione del test, il professionista dovrà ottenere dall’esaminato, all’interno della dimensione contrattuale e di consenso, una dichiarazione esplicita e sottoscritta contenente l’impegno di non registrare, riprodurre o pubblicare la sessione e di non estrarre copie dei materiali testistici. In attesa di piattaforme che integreranno tali funzionalità in modo specifico e parallelo, è permesso l’utilizzo di una presentazione degli stimoli attraverso il canale audio-video della chiamata (in analogia a quanto farebbe il terapeuta in presenza, ovvero leggendo le domande o mostrando in camera gli stimoli). Nel caso di elementi già presenti e autorizzati in formato digitale, si può ricorrere al mirroring dello schermo (non pubblico) e/o alla condivisione dello schermo in modalità remota al fine di condividere con gli esaminati il contenuto degli item sullo schermo del computer e di acquisire risposte verbalmente o con altri mezzi (è importante ribadire che tale modalità è da considerarsi quale soluzione temporanea per il contesto emergenziale);
      • non è consentito l’uso di fotocopie, scansioni o duplicazioni dei protocolli dei test, inclusa qualsiasi tecnologia di “cattura schermo” o di registrazione delle sessioni, che ha semplicemente lo scopo di supportare la pratica di somministrazione dei test mediante servizi di teleassistenza;
      • sono vietate scansioni e digitalizzazioni “fai da te” degli stimoli e/o modifiche non autorizzate al contenuto del test originale; è vietato l’invio tramite e-mail di scansioni o riproduzioni dei test; qualsiasi utilizzo del contenuto del test originale deve includere gli avvisi sul copyright riprodotti nei materiali e mostrare l’avviso sul copyright quando visualizzati.
    3. Somministrare in modo adeguato i test: è importante che il professionista conosca le peculiarità della telesomministrazione e consideri se questo approccio è appropriato alla luce delle caratteristiche del cliente. È inoltre importante che il professionista mantenga le procedure di somministrazione il più vicine possibile alle procedure tradizionali, come da manuale. Per avere indicazioni specifiche si consulti la piattaforma Giunti Testing.
    4. Prestare rigorosamente attenzione ai dati: ad oggi ci sono ricerche e prove sufficienti a sostegno del fatto che esistono ampi margini di equivalenza fra la somministrazione online e quella tradizionale, in presenza, rispetto alla raccolta di dati e informazioni significative per le conclusioni diagnostiche. I professionisti sono comunque invitati a raccogliere i dati dell’assessment in modo rigoroso. Si consiglia, a questo proposito, di riportare ogni volta accuratamente all’interno delle relazioni e delle conclusioni diagnostiche che il test è stato effettuato tramite somministrazione a distanza.
    5. Pensare in modo critico alle sostituzioni dei test e dei subtest: per i test o i subtest che non possono essere somministrati a distanza è possibile valutare la scelta di test o subtest che misurano costrutti analoghi o simili.

    Assessment online: quali conclusioni?

    Data la sempre maggiore rilevanza dell’assessment online, Giunti Psychometrics si sta attivando per implementare sulla piattaforma Giunti Testing il maggior numero possibile di strumenti presenti attualmente in catalogo.

    Allo stesso tempo, sta impegnando le proprie risorse in un’azione di sviluppo, modernizzazione ed evoluzione della piattaforma per farne il più importante spazio di somministrazione psicodiagnostica disponibile sul mercato italiano.


    Per approfondimenti: