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    L’assessment delle competenze genitoriali

    Cosa sono le competenze genitoriali?

    Essere genitori significa possedere le capacità e le competenze genitoriali necessarie per soddisfare adeguatamente i bisogni di sviluppo del bambino e adattarsi nel tempo alle sue mutevoli esigenze. Ciò include una serie di importanti requisiti:

    • provvedere ai bisogni fisici di base del bambino,
    • garantire la sua sicurezza,
    • promuovere il suo sviluppo intellettuale attraverso l’incoraggiamento e la stimolazione,
    • modellare lo sviluppo di un comportamento appropriato e del controllo delle emozioni,
    • fornire un ambiente familiare sufficientemente stabile.
    • fornire questo spazio fisico e mentale di attenzione e di cura in coordinazione anche con l’altro genitore.

    Le competenze genitoriali rappresentano quindi un costrutto complesso che fa riferimento alle caratteristiche personali del genitore, alle sue competenze relazionali e sociali, alla sua capacità di rispondere ai bisogni del figlio.

    Non sempre le capacità genitoriali si muovono verso una dimensione adattativa, e in questo scenario si sviluppa la possibilità che i fattori protettivi del genitore non riescano più a contrastare i fattori di rischio, portando a un maladattamento delle funzioni genitoriali.

    La valutazione delle competenze genitoriali richiede un approccio multidisciplinare.

    Quando iniziano a emergere preoccupazioni per il benessere del bambino e un genitore trascura i doveri della genitorialità o abusa dei relativi poteri, può essere necessario intervenire con una valutazione delle competenze genitoriali.

    Tali valutazioni vengono di solito richieste dal Tribunale competente (Civile o Minorenni) e possono essere effettuate dalle unità specialistiche territoriali (comunali o sanitarie) oppure da un Consulente Tecnico d’Ufficio. I professionisti chiamati per la valutazione devono essere in grado di fare un assessment delle competenze genitoriali nell’ottica di comprendere il potenziale interesse o pregiudizio che possono recare ai minori.

    La genitorialità e la sua valutazione rappresentano così un’area multidisciplinare che coinvolge la psicologia clinica e dello sviluppo, la neuropsichiatria infantile, la psicologia sociale e giuridica, e la psichiatria forense.

    Competenze genitoriali: perché sono importanti

    Valutare le competenze genitoriali rappresenta un compito estremamente delicato e impegnativo. A causa dell’elevata probabilità che la valutazione venga utilizzata in procedimenti legali, l’assessment dei genitori in quest’ambito si discosta notevolmente dalla valutazione che avviene nell’ambito della formazione dei genitori o dei servizi di psicoterapia.

    In queste condizioni, va tenuto presente che le risposte dei genitori possono riflettere un pregiudizio verso opinioni socialmente accettabili. Le competenze genitoriali rappresentano inoltre un costrutto che deve essere applicato all’interno del particolare nucleo famigliare. Ciò significa che le qualità e le caratteristiche dell’adulto in questione dovranno essere considerate rispetto alla situazione singola, dimostrando se esse rappresentino un fattore protettivo o un fattore di rischio per il bambino. La comprensione del concetto di capacità genitoriale parte, infatti, sempre dal vertice osservativo del figlio: gli stessi comportamenti che possono essere funzionali per un bambino possono non essere funzionali per un altro.

    Al termine della valutazione, le decisioni che verranno prese o, allo stesso tempo, l’assenza di decisioni, peseranno sulle condizioni di vita degli adulti e dei minori coinvolti e sulle loro possibilità di crescere in un ambiente sereno. Data l’importanza delle decisioni per le quali vengono utilizzati i risultati, le linee guida invitano i professionisti ad acquisire competenze specialistiche e ad adottare misure per evitare gli effetti di interferenza dei pregiudizi personali e sociali sull’obiettività.

    Come si misurano le competenze genitoriali?

    Quando professionisti sono chiamati a valutare la presenza di una incapacità o di inadeguatezze che rendono inadatte le competenze genitoriali, la valutazione comprenderà quanto l’adulto sia competente nell’assicurare al minore il mantenimento, la stabilità, l’educazione, l’istruzione e le relazioni affettive di cui ha bisogno. Il focus riguarderà non solo il funzionamento psicologico del genitore e le sue funzioni genitoriali ma anche le capacità di co-parenting e una valutazione del livello di sviluppo del bambino.

    L’assessment delle capacità genitoriali riguarda anche il co-parenting.

    La raccolta di queste informazioni servirà a orientare il professionista a formulare una lettura del problema ma, soprattutto, a fornire una valutazione delle reali possibilità di cambiamento che renda il genitore in grado di occuparsi adeguatamente del figlio.

    In modo da garantire un’analisi globale del genitore e delle sue competenze, valutazioni complesse come quelle delle competenze genitoriali prevedono un assessment multi-metodo con l’integrazione di diverse fonti di informazioni. Tra gli strumenti a disposizione troviamo solitamente:

    • il colloquio
    • l’osservazione delle dinamiche relazionali
    • e strumenti di rilevazione degli aspetti psicologici e psicopatologici individuali e interpersonali.

    In particolare, quando il bambino è piccolo, nella valutazione dell’interazione tra genitore e figlio, si predilige l’osservazione durante il gioco, per poi passare a un colloquio con bambini più grandi e adolescenti in presenza del genitore.

    Anche se il colloquio è uno strumento essenziale per la valutazione delle capacità genitoriali è importante che vengano anche utilizzati strumenti di indagine e di valutazione standardizzati e condivisi dalla comunità scientifica al fine di ridurre le differenze tra valutatori. Per questo motivo, è necessario che il consulente possieda la capacità di prendere in considerazione, nelle diverse situazioni, i metodi migliori per valutare i diversi aspetti della capacità genitoriale e abbia confidenza con i principali strumenti di valutazione dell’ambito.

    La formazione

    Consapevole della complessità della valutazione in questo campo, Giunti Psychometrics propone un corso online per l’assessment delle competenze genitoriali, per fornire un’esperienza formativa completa e guidare verso l’utilizzo di strumenti psicodiagnostici che sono attualmente utilizzati per la valutazione delle diverse aree della capacità genitoriale.

    Si esplorano gli aspetti teorici dell’assessment andando a definire i concetti di genitorialità e di competenze genitoriali. Si approfondisce il modello di riferimento per la valutazione giuridica e si individuano i principali fattori ostacolanti e protettivi rispetto a essere un genitore competente. Successivamente si propone un approfondimento sulla scelta dei test più utilizzati nell’assessment delle competenze genitoriali, esaminando per ciascuno i modelli di riferimento e utilizzando l’esemplificazione di casi clinici. In particolare, vi sarà una trattazione approfondita dei test PPT, PPI-R, PSI-4, SIPA, FRT e CUIDA (vedi tabella), concentrandosi sia sulla somministrazione degli item sia sull’interpretazione dei risultati testistici.

    La didattica viene svolta a distanza e comprende un totale di 12 ore di autoformazione attraverso videolezioni fruibili esclusivamente online. Le lezioni sono a cura del prof. Paolo Romapsicologo psicoterapeuta, autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di due manuali tecnici nel settore della psicologia clinica, consulente tecnico per il Tribunale Civile e Penale di Roma, e uno dei massimi esperti italiani in ambito psicometrico e psicodiagnostico.


    Bibliografia:

    • Abidin R. (2016), PSI-4 – Parenting Stress Index. Ad. it. di A. Guarino, F. Laghi, G. Serantoni, P. Di Blasio e E. Camisasca, Giunti Psychometrics, Firenze.
    • Bene E., Anthony J. (1991), FRT – Family Relations Test. Ad. it. di A. S. De Rosa, Giunti Psychometrics, Firenze.
    • Bermejo Cuadrillero F. A. et al. (2010), CUIDA –Questionario per la valutazione dei richiedenti l’adozione, gli assistenti, i tutori e i mediatori. Ad. it. di M. Giannini, I. Rusignuolo e F. Berretti, Giunti Psychometrics, Firenze.
    • Lilienfeld S. O., Widows M. R. (2008), PPI-R – Psychopathic Personality Inventory – Revised. Ad. it. di S. La Marca, D. Berto e F. Rovetto, Giunti Psychometrics, Firenze.
    • Sheras P. L., Abidin R. R., Konold T. R. (2013), SIPA – Stress Index for Parents of Adolescents. Ad. it. di A. Guarino, F. Laghi e G. Serantoni, Giunti Psychometrics, Firenze.
    • Westh F. (2009), PPT – Parents Preference Test. Ad. it. di R. Baiocco, F. Laghi e M. D’Alessio, Giunti Psychometrics, Firenze.
    • Ilaria Pettenà Psicologa, specializzata in Neuroscienze, attualmente lavora nelle divisioni Ricerca e Sviluppo e Grandi Selezioni di Giunti Psychometrics Italia.